L’inizio di questo abbinamento tra Helena e Sophie si deve ad una ragione risibile, un gioco, come spesso mi accade di fare : i loro cognomi sono legati da sonorità esotiche così che il pronunciarli porta lontano la mia immaginazione, un po’ come affacciarsi sul mare.

Poi, in questo affaccio mi sono apparsi i punti di tangenza del loro fare, delle materie e delle composizioni. Una forza del fragile attraversa i vetri e gli arazzi di Elena come le polveri di Sophie. Materie piene di luce e piene di memoria, articolate in insiemi vibratili che sfuggono delicatamente alla presa con suadenti, delicate, evoluzioni, quasi musicali, e che pescano in radici lontane, geograficamente e temporalmente. 

Helena e Sophie non si conoscevano, è l’occasione di questa mostra ad aver prodotto un contatto, una frequentazione, una scoperta e un intreccio del lavoro a conferma di quella dimensione della relazione definita da Goethe come affinità elettive: “La sorte appaga i nostri desideri, ma a modo suo, per poterci dare qualcosa al di là dei desideri stessi”. Infatti Goethe fa dire a  Carlotta mentre si rivolge al Capitano: “L’occasione crea relazioni come è essa a far l’uomo ladro: e se parliamo delle vostre sostanze naturali, pare a me che la scelta appartenga unicamente alle mani del chimico, che fa avvicinare queste sostanze. Quando però esse siano una volta avvicinate, allora Dio ci salvi”

L’esito di questo avvicinamento ci auguriamo che mini le nostre certezze per gettarci nelle braccia di Dio o in quelle dell’orizzonte, a seconda, ma in un luogo in cui si possa stirare lo sguardo per vedere lontano.

Mi vengono in mente le parole di Elena “Ci penso ogni tanto al mare, a come si eleva a orizzonte…”;  ma l’orizzonte è anche il fine ultimo di un dialogo che sappia trovare in sé stesso la propria ragion d’essere in quanto territorio di costruzione di un senso costantemente in fieri.

Allora ci dedicheremo a raccogliere con cura i cenni di mare sulla spiaggia nella consapevolezza del fatto che la evanescenza delle tracce potrebbe anche corrispondere a una permanenza profonda degli effetti, in un rapporto quasi inversamente proporzionale.

 

Ermanno Cristini

 

 

Elena El Asmar

Nata a Firenze nel 1978, vive e lavora a Milano, è tra i fondatori di Madeinfilandia e Spazio C.O.S.M.O. (Come Ogni Semplice Movimento Ortogonale). Tra le mostre più recenti: 2018 La vita materiale, Fondazione Magnani - Palazzo da Mosto, Reggio Emilia; Grand Tour en Italie, Manifesta 12 eventi collaterali, Palermo; Aqua - Happenings, Art for The World Europa, Isola dei Pescatori, Stresa; Spargo, lancio, divido, cospargo, Galleria Bianconi, Milano; Appunti sul Paesaggio, Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno; FOREIGNNESS / WALKABOUT #01. Incantamento, Fondazione La Fabbrica del Cioccolato, Torre Blenio (Bellinzona), CH; To Keep at Bay, Galleria Bianconi, Milano; 2017 Segni per far fiorire vasi, Centro Espositivo Villa Pacchiani, Santa Croce sull’Arno; FORT / DA risonanze e intermittenze del fotografico, Casa Masaccio e Palazzo Panciatichi - MK Search Art, San Giovanni Valdarno; 2016 Reverie, La Quarta Vetrina, Libreria delle donne, Milano, Titolo l’edito inedito; Cap. IV: Il Faro, Villa Romana; Firenze, La Forma della Città, galleria Eduardo Secci Contemporary, Firenze, 

 

Sophie Ko

Nata  a Tbilisi nel 198, vive e lavora  a Milano. del 19° Premio Cairo a Palazzo Reale, Milano; finalista di Academy Now 2017 Londra; finalista al Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee, Pieve di Soligo, 2015. Vince il Gran Premio della Pittura, a cura di Alberto Zanchetta, MAC, Lissone nel 2016. Tra le mostre personali: 2018 Sporgersi nella notte, Renata Fabbri Arte Contemporanea, Milano; Sporgersi nella notte. Atto uno, San Martino, The Open Box, Milano; 2016 Terra, Galleria de’ Foscherari, Bologna; 2015 Silva Imaginum, Renata Fabbri Arte Contemporanea, Milano; 2014 Solo Show, A+B Contemporary Art, Brescia. Tra le mostre più recenti: 2018 Dotland, Berlino;  Grand Tour en Italie, Manifesta 12 eventi collaterali, Palermo; IXION, MAC museo d’arte contemporanea di Lissone; Et refaire le monde, Galerie Bessieres, Chatou; Men at Work/Wonen Work Better, Bibo’s Place; Kahun, Ex chiesa di San Mattia, Bologna; 2017 Storie e opere, Fondazione Malvina Menegaz per le Arti, Castelbasso, Fuocoapaesaggio, a cura di Dolomiti Contemporanee, Pieve di Cadore, The Hidden Dimension. Chapter II, Galleria Marignana arte, Venezia.